lunedì 4 aprile 2016

Giubileo – quinto anniversario dalla fondazione del Patriarcato Cattolico Bizantino

Il 5 aprile 2016, in città di Zovkva, Ucraina, ha avuto luogo il Sinodo dei Vescovi della Chiesa Ortodossa Greco-Cattolica Ucraina, al quale è stato proclamato il Patriarcato Cattolico Bizantino. Il Patriarcato è diventato una struttura autonoma spirituale, la quale svolge il servizio profetico nelle questioni che riguardano la difesa della fede e della morale, sia per la Chiesa Occidentale che per la Chiesa Orientale. L’arcivescovo Elia, OSBMr, è stato scelto come il primo patriarca del Patriarcato, i segretari – vescovo Metodio, OSBMr e vescovo Timoteo, OSBMr.

Prima della fondazione del Patriarcato il Sinodo dei Vescovi della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina ha scritto circa 20 lettere-appelli a papa Benedetto XVI con la richiesta di non beatificare in nessun caso Giovanni Paolo II. Con questo lui di fatto avrebbe approvato la sua linea apostatica per tutta la Chiesa ed avrebbe aperto la porta al sincretismo con il paganesimo.
Particolarmente il gesto apostatico di Giovanni Paolo II ad Assisi è diventato il programma della diffusione dell’infezione spirituale di neopaganesimo all’interno della Chiesa. Inoltre, Giovanni Paolo II è responsabile per la diffusione delle eresie del neomodernismo, le quali approvava con il suo silenzio. Queste eresie hanno minato le basi non solo della Chiesa Cattolica ma di tutto il cristianesimo.

Benedetto XVI è stato informato della fondazione del Patriarcato Cattolico Bizantino, poiché fino a quel momento i vescovi della Chiesa Ortodossa Greco-Cattolica Ucraina già lottavano per l’ortodossia della fede nella sottomissione a lui. Benedetto XVI, in quanto prefetto della Congregazione per la dottrina della fede per molti anni, anche lui non approvava moderne eresie. Era chiaro che lui era sotto una pressione psicologica forte, la quale l’ha vinto e lui ha proclamato la beatificazione il 1 maggio 2011. Lo stesso giorno il Patriarcato Cattolico Bizantino è stato costretto proclamare su di lui l’anatema di Dio, e al tempo stesso anche sul defunto Giovanni Paolo II. Il motivo era la necessità di difendere i fedeli da seguente progresso dell’autodistruzione della Chiesa tramite abuso di massima autorità.

Durante questi cinque anni il Patriarcato Cattolico Bizantino in questa lotta spirituale e psicologica ha lottato per l’ortodossia della fede e dei valori morali fissati nella Legge di Dio. Ultimamente la lotta del Patriarcato si centra particolarmente per la salvezza della Chiesa Orientale Ortodossa dal processo di autodistruzione, nel quale un ruolo importante hanno i gerarchi traditori, che hanno tradito Cristo e Lo hanno venduto, come Giuda.

Il Patriarcato non ha nella sua giurisdizione le eparchie, ma ha l’autorità profetica e morale per la Chiesa Occidentale e per quella Orientale.

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