lunedì 7 luglio 2014

Il cambiamento del modo di pensare e dello stile di vita


Dagli insegnamenti del Patriarca Elia
Se nel Medioevo qualcuno si convertiva e voleva diventare sacerdote doveva passare per cosiddetta formazione teologica. In un certo senso ciò era una trappola. Chi conosce la lotta spirituale, chi conosce le nostre debolezze... vi dirà una cosa: se qualcuno ha certi doti intellettuali, ad esempio, la buona memoria, in quella scuola era il migliore e poteva dimostrare che lui è migliore e altri non valgono nulla. Ma il diavolo è più intelligente da quel intellettuale. Nel regno di Dio ciò non vale. In tecnologia intellettualismo va molto bene. Ma nella lotta spirituale intellettualismo non serve a niente. Perché? Perché il diavolo è più intelligente. Il pericolo è in quello che le persone intelligenti cadono nell’orgoglio.
Loro hanno una conoscenza generale, diverse informazioni, leggono molte informazioni ecclesiali. Alcuni di loro hanno le doti artistiche: riescono parlare di qualcosa come se avessero sperimentato personalmente, ma in realtà non hanno niente in comune con quello che dicono. Che cosa deve fare povero Gesù? Deve contare anche con quella nostra stoltezza, soltanto venga predicato Cristo in tutti modi, come dice apostolo Paolo. Alcuni lo fanno per propri motivi, dall’orgoglio, o per carriera. Non lo fanno per Cristo, Lo annunciano perché hanno la carriera. Ci sono cosiddetti famosi predicatori che hanno le capacità e riescono a comportarsi come gli artisti. Ma ciò non significa che quelle persone vivono ciò che predicano. Loro annunciano delle teorie. Ma anche quello ha il suo senso, perché molti uomini hanno bisogno di sentire la Parola di Dio.
Perciò chi conosce vera situazione dentro la Chiesa... lungo 40 anni io cercavo una sola cosa: salvare il maggior numero delle anime, indicare quella vera strada. Ma io conosco anche una cosa: le persone si convertono – Dio dà la grazia e le esperienze spirituali, e primo amore. Ma dopo incomincia il deserto, similmente come avvenne con il popolo degli israeliti il quale è uscito dall’Egitto e camminava nel deserto. La santa Teresa dice che lungo 17 anni ha sperimentato un deserto totale – come se Dio non esistesse. Quando pregava – come se gettasse i piselli nel muro. Un deserto totale. Ella era una grande mistica e santa, ma doveva attraversare quella tappa della purificazione interiore. Mosè doveva passare 40 anni nel deserto. Quando io faccio uno sguardo su 40 anni della mia vita e paragono quelle diverse tappe... e conosco diverse leggi, come reagisce nostro “uomo vecchio”, allora dico: “Dio, indicaci quella strada sicura”. Ho un esperienza: incominciano grandi evangelizzazioni, per esempio, in Brasile si convertono migliaia, 8000 ogni giorno si convertivano... si predicava là, avvenivano i miracoli, le guarigioni, un grande risveglio 25 anni fa. Negli stadi predicavano diversi predicatori. Questa cosa è benedetta, quando viene un milione di persone, gli uomini guariscono... Ciò viene da Dio. Ma quando ritorneranno nelle proprie case il diavolo deriderà tutto quello: quelli che si sono converti li trascinerà di nuovo indietro nel vecchio stile di vita. Nella Sacra Scrittura c’è la parola “metanouein” – “cambiare il modo di pensare”, ma dopo c’è la parola “metastrofein” – “cambiare lo stile di vita”. È importante cambiare lo stile di vita. Per esempio, io non posso incontrarmi fiduciosamente con gli alcolisti. Per esempio, io ero peccatore, e con simili a me non posso incontrarmi, posso salutarli, desiderare il bene, ma non posso più far amicizia con loro, non posso più avere l’unità con loro. “Se vuoi essere mio amico – devi convertirti anche tu e devi cambiare lo stile di vita: devi smettere di bere alcol perché alcolismo è il peccato”.

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